Bonus investimenti nel Mezzogiorno con probabile proroga

Bonus investimenti nel Mezzogiorno con probabile proroga

Annunciata dal Governo una proposta emendativa che sarà presentata al Ddl. di bilancio 2023 (*).

Nel Ddl. di bilancio 2023 sarà inserita, secondo quanto annunciato dal Governo, la proroga per il credito d’imposta investimenti nel Mezzogiorno, in scadenza, sulla base della normativa attualmente vigente, il prossimo 31 dicembre.

L’art. 1 commi 98-108 della L. 208/2015, si ricorda, riconosce un credito d’imposta  alle imprese che acquistano beni strumentali nuovi facenti parte di un progetto di investimento iniziale e destinati a strutture produttive ubicate nelle zone assistite delle Regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna, Molise e Abruzzo.
L’incentivo fiscale riguarda, allo stato attuale, gli investimenti effettuati dal 1° gennaio 2016 al 31 dicembre 2022; la proroga al 2022 è stata disposta dall’art. 1 comma 171 della L. 178/2020 (vedi l’articolo ” Credito d’imposta per investimenti nel Mezzogiorno – BONUS SUD“).


La versione bollinata del Ddl. di bilancio 2023 non prevedeva alcuna indicazione in merito alla proroga di tale agevolazione (vedi articolo “Manovra 2023: confermato lo STOP al bonus investimenti per i beni ordinari strumentali“).

Al riguardo, con una nota pubblicata sul sito di Palazzo Chigi, è stato comunicato che la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha concordato con il Ministro dell’Economia e delle finanze, Giancarlo Giorgetti, e il Ministro per gli Affari europei, il Sud, le politiche di Coesione e il PNRR, Raffaele Fitto, alcune proposte emendative che saranno presentate al disegno di legge di bilancio per sostenere e promuovere, anche nel 2023, gli investimenti nei territori del Mezzogiorno, nelle aree cratere del sisma dell’Italia centrale, nelle ZES e nelle ZLS.

Nel dettaglio, secondo la nota, le proposte emendative riguarderanno:

  • la proroga del credito d’imposta in favore delle imprese che acquistano beni strumentali nuovi e destinati a strutture produttive ubicate nei territori delle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Molise, Abruzzo, Sardegna e Sicilia;
  • la proroga dell’agevolazione c.d. “Zona Franca Sisma Centro Italia” e dell’esenzione dal pagamento delle imposte di bollo e di registro relativamente alle istanze, ai contratti e ai documenti presentati alle pubbliche amministrazioni per gli interventi di ricostruzione;
  • la proroga del credito d’imposta relativo agli investimenti effettuati nelle Zone economiche speciali e nelle Zone logistiche semplificate;
  • la proroga del credito d’imposta maggiorato per gli investimenti in attività di ricerca e sviluppo in favore delle imprese localizzate nelle regioni del Mezzogiorno.

Proroga anche per il credito R&S nel Mezzogiorno

Con riguardo a quest’ultima agevolazione, si ricorda che al fine di incentivare l’avanzamento tecnologico dei processi produttivi e gli investimenti in ricerca e sviluppo, ricomprendendovi i progetti di ricerca e sviluppo in materia di COVID-19, direttamente afferenti a strutture produttive ubicate nelle Regioni del Mezzogiorno, il credito d’imposta è riconosciuto, attualmente fino al 2022, in misura pari al (art. 244 del DL 34/2020 conv. e art. 1 comma 185 della L. 178/2020):

  • 25% per le grandi imprese;
  • 35% per le medie imprese;
  • 45% per le piccole imprese.

La proroga annunciata consentirebbe di beneficiare di tale agevolazione anche per il 2023.

Si rileva inoltre che nella summenzionata nota viene previsto, anche per l’anno 2023, il riconoscimento del credito d’imposta per le spese relative all’installazione e messa in funzione di impianti di compostaggio  presso i Centri agroalimentari presenti nelle Regioni Campania, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia.

(*) Fonte Fiscal Focus

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