Come compilare la fattura per i bonus edilizi

Come compilare la fattura per i bonus edilizi

Elementi contenuti nella fattura

Gli elementi contenuti nella fattura per i bonus fiscali sono del tutto analoghi a quelli della fattura tradizionale:

  1. numero e data;
  2. destinatario della fattura;
  3. descrizione dei lavori;
  4. importi;
  5. aliquota IVA applicata.

Destinatario della fattura

Il destinatario della fattura deve essere il soggetto che sostiene le spese.
Qualora questi sia un familiare convivente del proprietario o un comproprietario, occorre indicarlo nella fattura.
Se i familiari o i comproprietari hanno contribuito alle spese, nella fattura deve essere specificata la ripartizione delle spese (per garantire la corretta ripartizione delle agevolazioni).


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Descrizione dei lavori

La descrizione dei lavori deve riportare:

  • tipo di opera (manutenzione straordinaria, ordinaria, risanamento, ristrutturazione)
  • localizzazione dell’immobile (indirizzo ed estremi catastali)
  • descrizione intervento
  • riferimento alla percentuale (%) di agevolazione e norma corrispondente:

a) detrazione fiscale al 50% per ristrutturazioni edilizie secondo articolo 16-bis del D.P.R. n. 917/1986;

b) detrazione fiscale al 60% per bonus facciate secondo art. 1, commi 219-224, legge n. 160/2019 così come modificati dall’art. 1, comma 39 della L. 234/2021 (per gli anni 2020 e 2021 l’aliquota era del 90%);

c) detrazione fiscale al 50% e 65% per Ecobonus secondo art. 1, commi 344, 347, legge n. 296/2006;

d) detrazione fiscale al 110% per superbonus secondo articoli 119-122, D.L. n. 34/2020.


Il riferimento normativo dello specifico bonus coinvolto può essere desunto dall’elenco seguente contenente i principali riferimenti normativi, distinti in base al tipo di intervento:

  • Riqualificazione energetica globale dell’edificio – Art. 1, comma 344 della L. 296/2006.
  • Coibentazioni delle strutture opache (es. cappotto o tetto) – Art. 1, comma 345 della L. 296/2006.
  • Sostituzione di finestre comprensive di infissi – Art. 1, comma 345 della L. 296/20064.
  • Installazione di schermature solari – Art. 14, comma 2, lett. b), del D.L. 63/2013.
  • Coibentazione dell’involucro dell’edificio condominiale con incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda – Art. 14, comma 2.quater del D.L. 63/2013.
  • Coibentazione dell’involucro dell’edificio condominiale con incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda e contestuale opera di miglioramento sismico di una o due classi – c.d. ecosismabonus – Art. 14, comma 2.quater.1 del D.L. 63/2013.
  • Interventi sulle strutture opache verticali delle facciate esterne di edifici – c.d. bonus facciate – Art. 1, commi 219-224 della L. 160/2019, così come modificati dall’art. 1, comma 39 della L. 234/2021.
  • Installazione di collettori solari termici – Art. 1, comma 346 della L. 296/20069.
  • Installazione di una nuova caldaia a condensazione – Art. 1, comma 347 della L. 296/2006.
  • Installazione di una nuova pompa di calore ad alta efficienza – Art. 1, comma 347 della L. 296/2006.
  • Installazione di un nuovo impianto dotato di apparecchi ibridi – Art. 14, comma 2.1. del D.L. 63/2013.
  • Installazione di un microgeneratore – Art. 14, comma 2, lett. b-bis), del D.L. 63/2013.
  • Installazione di un nuovo scaldacqua a pompa di calore – Art. 4, comma 4 del D.L. 201/2011.
  • Installazione di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili – Art. 1, comma 2-bis del D.L. 63/2013.
  • Installazione di sistemi di building automation – Art. 1, comma 88 della L. 208/2015.
  • Superbonus trainanti – Coibentazioni delle strutture opache (es. cappotto o tetto) – Art. 119, comma 1, lett. a), del D.L. 34/2020.
  • Superbonus trainanti – Caldaie e pompe di calore: Art. 119, comma 1, lett. b), del D.L. 34/2020 – interventi sulle parti comuni condominiali Art. 119, comma 1, lett. c), del D.L. 34/2020 – interventi sugli edifici unifamiliari o sulle unità immobiliari situate all’interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno
  • Superbonus trainanti – Interventi di miglioramento sismico delle strutture (anche sismabonus acquisti in regime di Superbonus) – Art. 119, comma 4 del D.L. 34/2020.
  • Superbonus trainati – Installazione di impianti fotovoltaici – Art. 119, comma 5 del D.L. 34/2020.
  • Superbonus trainati – Installazione di sistemi di accumulo – Art. 119, comma 6 del D.L. 34/2020.
  • Superbonus trainati – Installazione di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici – Art. 119, comma 8 del D.L. 34/2020.
  • Superbonus trainati – Altri interventi quali: Opere di ecobonus (ad esempio gli infissi e le schermature solari) di cui all’Art. 14, comma 2, lett. b), del D.L. 63/2013 – Opere di abbattimento delle barriere architettoniche di cui all’Art. 16-bis, comma 1, lett. e) del D.P.R. 917/1986.
  • Interventi di manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro e ristrutturazione edilizia su parti comuni condominiali – Art. 16-bis, comma 1, lett. a) del D.P.R. 917/1986.
  • Interventi di manutenzione straordinaria, restauro e ristrutturazione edilizia su singole unità immobiliari – Art. 16-bis, comma 1, lett. b) del D.P.R. 917/1986.
  • Interventi di realizzazione di box auto – Art. 16-bis, comma 1, lett. d) del D.P.R. 917/1986.
  • Interventi direttamente finalizzati al superamento e all’eliminazione di barriere architettoniche in edifici già esistenti – Art. 119-ter D.L. 34/2020.
  • Interventi di miglioramento sismico delle strutture: Miglioramento minimo – Art. 16, commi 1-bis e 1-ter del D.L. 63/2013 – Miglioramento di 1 o 2 classi su singole unità immobiliari – Art. 16, comma 1-quater del D.L. 63/2013 – Miglioramento di 1 o 2 classi su edifici condominiali – Art. 16, comma 1-quinquies del D.L. 63/2013.
  • Interventi di miglioramento sismico mediante demolizione e ricostruzione di interi edifici, allo scopo di ridurne il rischio sismico, anche con variazione volumetrica rispetto all’edificio preesistente, ove le norme urbanistiche vigenti consentano tale aumento, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare – c.d. sismabonusacquisti – Art. 16, comma 1-septies del D.L. 63/2013

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Contratti collettivi del settore edile: dal 26 maggio 2022 obbligatoria l’indicazione in fattura

Secondo D.L. n. 13 del 25 febbraio 2022 gli interventi in edilizia di importo complessivo superiore a 70.000 euro sono subordinati all’applicazione dei contratti collettivi del settore edile, nazionale e territoriali, stipulati dalle associazioni datoriali e sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale ai sensi dell’articolo 51 del decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81.

In particolare deve essere predisposta un’apposita riga ad hoc in fattura contenente gli estremi del contratto collettivo del settore edile applicato, indicato nell’atto di affidamento dei lavori.

L’obbligo di indicazione in fattura del contratto collettivo è obbligatorio dal 26 maggio 2022 per i lavori edili avviati successivamente da tale data. Quindi per le opere già iniziate prima del 26 maggio 2022 l’obbligo non sussisterà a prescindere da quando verranno emesse le fatture. (Vedi anche “Indicazione del CCNL per i bonus edilizi anche con lavori oggetto di subappalto“)

Esempio di indicazione in fattura:

Ai fini prescritti dall’art. 1, c. 43bis L. 234/2021 si attesta che il CCNL applicato nell’esecuzione dei lavori è il seguente: _____________________

Fornitura di beni di valore significativo

Nel caso in cui l’impresa che effettua gli interventi edilizi fornisca anche beni di valore significativo (ascensori e montacarichi, infissi esterni e interni, caldaie, video citofoni, apparecchiature di condizionamento e riciclo dell’aria, sanitari e rubinetteria da bagni e impianti di sicurezza) l’aliquota IVA agevolata al 10% si applica a tali beni soltanto fino a concorrenza del valore della prestazione considerato al netto del valore dei beni stessi. (Vedi anche “Edilizia: Iva agevolata al 10% e al 4%. Lista dei materiali per la detrazione“)

Esempio: costo totale dell’intervento 10.000 euro, di cui 4.000 euro è il costo per la prestazione lavorativa, 6.000 euro è il costo dei beni significativi (per esempio, caldaia). L’Iva al 10% si applica sulla differenza tra l’importo complessivo dell’intervento e il costo dei beni significativi: 10.000 - 6.000 =
4.000. Sul valore residuo degli stessi beni pari a (6.000 – 4.000=) 2.000 euro l’Iva si applica nella misura ordinaria del 22%.

Importo massimo detraibile

L’importo massimo detraibile è determinato in base alla tipologia di commettinte:
– Se il beneficiario è una persona fisica l’importo massimo detraibile si calcola sul totale della fattura
ivato;
– Se il beneficiario è una persona giuridica l’importo massimo detraibile si calcola sull’imponibile (65%). Il netto da pagare quindi è pari al restante 35% oltre iva.

Sconto in fattura e cessione del credito

Le opzioni per sconto in fattura cessione del credito possono essere esercitate per tutti i bonus edilizi:

  • per gli anni 2022, 2023 e 2024 per eco e sisma bonus “ordinari”, bonus facciate e detrazione IRPEF 50% per le ristrutturazioni e nuova detrazione per abbattere le barriere architettoniche;
  • fino al 31 dicembre 2025 per il superbonus.

Con specifico riferimento alla cessione dei bonus fiscali, il decreto Sostegni ter ha stabilito che – a decorrere dal 28 gennaio 2022 – i bonus edilizi e i bonus anti-Covid possono essere ceduti una sola volta. Tale limitazione è prevista anche per lo sconto in fattura: i fornitori e le imprese che fanno i lavori e che praticano lo sconto in fattura possono recuperare lo sconto sotto forma di credito d’imposta e cederlo una sola volta ad altri soggetti, compresi banche e intermediari finanziari. Quest’ultimi soggetti però non hanno la possibilità di operare una successiva cessione. Inoltre, crediti che, alla data del 17 febbraio 2022, sono stati precedentemente oggetto di una delle opzioni di cessione o sconto in fattura possono costituire oggetto esclusivamente di un’ulteriore cessione ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari, nei termini ivi previsti. (Vedi anche “Modello fattura con sconto in fattura: superbonus, ecobonus, bonus casa“)

Bonifico parlante per le spese

Si ricorda, infine, che il bonifico relativo al sostenimento delle spese deve essere parlante, deve pertanto indicare:

  • la causale del versamento, con riferimento alla norma agevolativa;
  • il numero della fattura, la data, il nome della ditta esecutrice dei lavori e la partita iva della ditta stessa;
  • il codice fiscale del beneficiario della detrazione;
  • il codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento.

Se vi sono più soggetti che sostengono la spesa e tutti intendono fruire della detrazione, il bonifico deve riportare il numero di codice fiscale delle persone interessate al beneficio.
Per gli interventi realizzati sulle parti comuni condominiali, oltre al codice fiscale del condominio è necessario indicare quello dell’amministratore o di altro condomino che effettua il pagamento. (Vedi anche “SUPERBONUS O BONUS AL 50% PER RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA CON SCONTO IN FATTURA O CESSIONE DEL CREDITO, COME PAGARE LE FATTURE. BONIFICO PARLANTE O NO?“)

Esempi di fatture bonus edilizi in base al tipo di committente:

2 pensieri su “Come compilare la fattura per i bonus edilizi

  1. tra tutti gli articoli che ho avuto modo di consultare sul web ( sarà un mio limite) il tuo è completo.
    Posso inviarti la richiesta di un parere per un’asseverazione che devo rilasciare?

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